Silvio Villa
Claudio Graziani
Un episodio di guerra
a cura di Franco Corleone
titolo originale
Claudio Graziani. An Episode of War by Silvio Villa prima edizione privata: New York, 1919
Traduzione di Serena Franchi
euro 7,00
48 pagine
ISBN 978-88-31-922234
2019 Edizioni Menabò srl
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Questo libro viene tradotto e pubblicato cento anni dopo l’edizione stampata privatamente a New York nel 1919. Una felice coincidenza per chiudere le celebrazioni della Grande Guerra con un racconto breve ma intenso che permette di affrontare le grandi contraddizioni di una tragedia che cambiò il mondo. L’entrata in guerra dell’Italia con una superficiale impreparazione, una conduzione militare scriteriata, la disfatta di Caporetto, la giustizia militare, i tribunali speciali, il confronto tra interventisti, neutralisti e pacifisti.
La conclusione del volume è tragica. L’amico a cui è dedicato il volume, Claudio Graziani, un capitano degli Arditi, pluridecorato, rifiuta di compiere una operazione militare suicida e verrà fucilato.
Parte della vicenda si svolge in Carnia, teatro della guerra bianca, e luogo di fucilazioni di alpini per cui è in corso da anni una battaglia per la restituzione dell’onore a vittime innocenti.
Una lettura di scottante attualità.
Silvio Villa (1882-1934)
dopo la laurea in ingegneria a Torino si trasferì negli Stati Uniti e rientrò in Italia per partecipare alla guerra. Dopo la prima esperienza letteraria bene accolta, pubblicò nel 1923 un volume autobiografico The Unbidden Guest; due capitoli furono pubblicati in anteprima nei numeri di ottobre e novembre 1922 della rivista “Il Carroccio” (rivista di coltura propaganda e difesa italiana in America, diretta da Agostino De Biasi) dedicati a Firenze e a Garibaldi. Nel 1927 pubblicò tre novelle raccolte con il titolo Ultra-Violet Tales.
Franco Corleone
deputato e senatore per più legislature, è stato sottosegretario alla Giustizia dal 1996 al 2001. Si è occupato di giustizia, di diritti civili e sociali, di politica delle droghe, di carcere e di manicomi. È stato Commissario unico per la chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari. Attualmente è Garante dei diritti dei detenuti della Regione Toscana. Oltre all’impegno politico si è dedicato a ricerche sul Risorgimento e sulla storia politica del Novecento. Ha pubblicato con questo editore il volume La Giustizia come metafora.
Serena Franchi
laureata in Sociologia e ricerca sociale presso l’Università di Firenze, è attualmente dottoranda in Mutamento sociale e politico. La sua attività di ricerca si concentra principalmente sui temi dell’ordine sociale e della pena. Dal 2014 fa parte del direttivo della Società della Ragione, con la quale ha svolto alcune ricerche sulla detenzione femminile.