Alcune associazioni e movimenti (Società della Ragione, Istituto Italiano di Bioetica-Sezione Toscana, L’Altro Diritto, E tu slegalo subito – Campagna per l’abolizione della contenzione) hanno inviato una lettera aperta agli organi istituzionali della Regione Toscana nell’imminenza della discussione in Consiglio regionale del piano sanitario sociale 2018-2020.
Le associazioni esprimono preoccupazione perché il testo in discussione non prevede più il divieto della contenzione nei servizi psichiatrici, così come invece indica il precedente piano sanitario. E’ un passo indietro incomprensibile, specie considerando il pronunciamento del Comitato Nazionale di Bioetica nel 2015, di condanna inequivocabile sul piano etico della contenzione, quale “violazione dei diritti fondamentali della persona”; e la recente sentenza della Corte di Cassazione sulla morte in contenzione di Franco Mastrogiovanni, alla luce della quale la contenzione fisica si configura come un reato.
La lettera è stata recapitata in particolare al presidente Enrico Rossi e all’assessora competente Stefania Saccardi, al presidente del Consiglio Regionale, al presidente della Commissione Regionale di Bioetica, alle autorità nazionali e regionali garanti delle persone private della libertà, al Difensore Civico regionale.
Scarica la lettera.
AGGIORNAMENTO
L’iniziativa delle associazioni toscane da noi promossa ha dato i suoi frutti e nell’ottobre 2019 è stato approvato il piano sanitario regionale 2018-2020 che ribadisce che la contenzione rappresenta una violazione dei diritti fondamentali della persona, riprendendo così quanto scritto dal CNB nel suo parere sulla contenzione del 2015.