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È presto per cantare vittoria, ma per il momento una buona stella ha protetto il nostro sistema penitenziario dalla esplosione della pandemia all’interno delle carceri. Ci sono stati positivi, malati e anche qualche morto, ma solo due-tre focolai, a Torino e in altri istituti del Nord Italia. Poteva andare peggio, molto peggio, in carceri in cui nella stessa stanza di pochi metri quadri convivono fino a sette, otto persone, in cui decine di detenuti usano le stesse docce e gli stessi servizi. Leggi l’intero articolo di Stefano Anastasia e Francesco Urbinati per Volere la Luna.