A Udine, insieme a Associazione Icaro e Garante dei Detenuti del Comune abbiamo scelto di preparare un calendario da consegnare ai detenuti, al personale dell’amministrazione penitenziaria, agli operatori delle istituzioni pubbliche impegnate nel carcere e ai volontari che rappresentano la comunità civile, nella scommessa da vincere per cambiare il volto del carcere.
A gennaio inizieranno i lavori per il recupero e la ristrutturazione di notevoli spazi, abbandonati da decenni, che offriranno un miglioramento delle condizioni di vita quotidiana dei reclusi, per inverare i principi della dignità e il raggiungimento dell’obiettivo dell’articolo 27 della Costituzione per una pena finalizzata al reinserimento sociale.
Un modello, dunque, da proporre per una riflessione non astratta, ma concreta e una sfida legata alla visione di Maurizio Battistutta come si rivela dalla lettura dei suoi scritti, nella raccolta curata da Roberta Casco e da Franco Corleone, intitolata, non a caso, proprio Via Spalato.
Sogniamo un luogo di autogestione, affidato all’intelligenza collettiva capace di unire il dentro e il fuori in un processo di osmosi fondata sull’inclusione.
Questo sogno sarà rafforzato con la presenza di un teatro, che sarà la punta di diamante del rapporto fra il dentro e il fuori, i reclusi e i cittadini liberi.
Per essere all’altezza della sfida occorre uno scatto di volontà. Non siamo alla periferia dell’impero, vogliamo essere al centro della sperimentazione, ideale e sociale.
Nessun centralismo burocratico o di potere potrà prevalere.
La riforma si fonderà su cultura, bellezza e amore per la libertà.
Ci aspetta un anno di impegno totale. Il 2023 sarà un anno indimenticabile che segnerà la differenza.
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