Votato a maggioranza del Consiglio Regionale del Lazio la proposta di legge su “La tutela delle relazioni affettive e della genitorialità delle persone ristrette”.
Nata dal lavoro di un gruppo di ricercatori dell’università degli studi di Cassino, coordinati dall’ avv. Sarah Grieco, responsabile scientifico del progetto, il disegno di legge è volto a migliorare profondamente la qualità di vita dei reclusi e delle loro famiglie, attraverso un aumento del numero e della qualità dei “contatti” con i loro affetti. I risultati della ricerca erano stati presentati in Consiglio Regionale lo scorso 30 novembre, in un evento promosso dal Garante dei detenuti del Lazio, Stefano Anastasia.
All’evento aveva preso parte, tra gli altri, anche la senatrice Monica Cirinnà, relatrice di una proposta di legge sempre in tema di affettivita’, elaborata da La Società della Ragione e presentata da un altro Consiglio Regionale, quello della Toscana. L’impegno politico preso dal presidente del Consiglio regionale, Marco Vincenzi, e dal vice, David Porrello, al termine dei lavori, era stato proprio quello di far proprio il disegno di legge elaborato all’esito della ricerca e di presentare una mozione in Consiglio Regionale avente ad oggetto la proposta di riforma. Ora sarà la volta del Parlamento che, di fronte a due proposte legislative sul tema degli affetti delle persone ristrette, presentate da due consigli regionali così importanti, difficilmente potrà restare indifferente.
“Siamo profondamente contenti che il Presidente Marco Vincenzi, a cui va tutto il nostro ringraziamento per l’impegno profuso, e il suo ufficio, abbiano presentato in tempi così rapidi il nostro disegno di legge e che il Consiglio l’abbia approvato a maggioranza” afferma la responsabile del progetto.
“Questo è un progetto di riforma “scritto” dai suoi destinatari: i detenuti, appunto. Un lavoro che parte dall’ascolto di oltre 230 detenuti che dimostra come la ricerca scientifica può essere al servizio dei diritti umani.”
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