Garanti territoriali, rappresentanti delle associazioni di volontariato impegnate nel sociale ed esponenti delle istituzioni a confronto sulla riforma del sistema penitenziario
La Conferenza dei Garanti territoriali delle persone private della libertà e la Conferenza nazionale del volontariato della giustizia, con l’adesione del Coordinamento nazionale dei magistrati di sorveglianza e dell’Unione delle Camere penali, hanno organizzato un incontro pubblico dal titolo “Dignità e reinserimento sociale. Quali carceri dopo l’emergenza?” che si terrà martedì 29 marzo, dalle 9,30 alle 13,30, nell’aula consiliare della Città metropolitana di Roma Capitale a Palazzo Valentini. L’incontro si svolgerà all’antivigilia della fine dello stato di emergenza nazionale deliberato a seguito della diffusione della pandemia da Sars-Covid19. Benché la Camera abbia già prorogato fino al 31 dicembre le misure legislative straordinarie adottate durante la fase più dura della pandemia, restano ancora irrisolte le prospettive di uscita del sistema penitenziario dall’emergenza.
La Conferenza nazionale del volontariato della giustizia, alla quale aderiscono enti, associazioni e gruppi impegnati in esperienze di volontariato all’interno e all’esterno degli istituti penitenziari, e la Conferenza dei garanti territoriali delle persone private della libertà, si sono confrontati sulle criticità rilevate nelle carceri italiane durante questa quarta ondata pandemica e le conseguenti misure, quali le nuove limitazioni per i colloqui con i familiari in alcuni istituti, ma anche sugli esiti dei lavori della commissione ministeriale presieduta dal professor Marco Ruotolo, per la riforma del sistema penitenziario. Di qui la necessità di un confronto pubblico con i parlamentari impegnati nelle Commissioni giustizia di Camera e Senato a cui hanno assicurato la loro partecipazione la stessa ministra della Giustizia, Marta Cartabia, e il Garante nazionale delle persone private della libertà, Mauro Palma.
Tra gli altri, hanno annunciato la propria partecipazione anche la vicepresidente del Senato, Anna Rossomando, il presidente della Commissione giustizia della Camera, Mario Perantoni, il presidente dell’Unione Camere penali, Giuseppe Caiazza, il Presidente del Tribunale di sorveglianza di Trieste e segretario nazionale del Conams, Gianni Pavarin, la senatrice Fiammetta Modena, i deputati Andrea Del Mastro delle Vedove e Cosimo Ferri, e Rita Bernardini, presidente dell’associazione “Nessuno tocchi Caino”.
La rete dei Garanti delle persone private della libertà
La Conferenza dei Garanti territoriali delle persone private della libertà rappresenta gli organismi di cui si sono dotati regioni ed enti locali, in base alla legislazione nazionale e regionale. Ne fanno parte 72 Garanti, di cui 16 di regioni e province autonome, sei di province e aree metropolitane e 50 di comuni che hanno istituito garanti dei detenuti o delle persone private della libertà, ovvero ne hanno formalmente affidato le funzioni ad altri organi di garanzia a competenza multipla. La Conferenza elegge un Portavoce: attualmente ricopre tale carica Stefano Anastasìa, Garante dei detenuti della Regione Lazio.
Fonte: Garante dei detenuti Lazio