TRATTAMENTO OBBLIGATORIO, IL PROTOCOLLO DI OVIEDO NON TUTELA I DIRITTI DELLE PERSONE CON SOFFERENZA MENTALE
La Società della Ragione aderisce alla campagna “Withdraw Oviedo”, lanciata dallo European Disability Forum, e chiede al governo italiano di non dare il suo assenso al Protocollo aggiuntivo alla Convenzione di Oviedo in tema di trattamento involontario e di internamento involontario per i pazienti psichiatrici, che sarà votato dal Comitato di Bioetica del Consiglio d’Europa dall’1 al 4 giugno.
La bozza di protocollo aggiuntivo è contraria al diritto internazionale in materia di diritti umani, in particolare alla Convenzioni Onu sui diritti delle persone disabili e rischia di consolidare la istituzionalizzazione delle persone con disabilità mentale. Inoltre, legittima e rafforza la contenzione, senza alcun riferimento al superamento di questa pratica di violazione dei diritti umani.
La bozza di protocollo contrasta radicalmente con la legge 180, in quanto reintroduce l’internamento (Involuntary placement), come in era manicomiale; rilancia l’idea della pericolosità sociale del paziente psichiatrico (che infatti sarà internato con provvedimento giudiziario), non pone alcun limite temporale al trattamento e all’internamento involontari.